Dai boschi degli alberi del pane alla straordinaria Valle di Saviore
Questa tappa segue un antico itinerario che, a mezza quota, univa i centri della Val Saviore, offrendo un percorso ricco di storia e paesaggi incantevoli. Partendo dal centro di Paspardo, si incontra la suggestiva roccia incisa del Capitello dei Due Pini, preistorico punto di rilevamento astronomico utilizzato per osservare il ciclo delle stagioni. Da qui, il cammino prosegue su un agevole sentiero che conduce ai pascoli di media altezza di Triplane, immersi nella quiete della natura. Il tragitto continua fino agli imponenti resti della centrale elettrica di Isola, testimonianza di archeologica industriale. Salendo, si attraversano i pittoreschi borghi di Valle, Ponte e Saviore, ognuno con il proprio fascino, per giungere infine a Cevo, meta di questa avvincente esplorazione, che regala un'immersione nella storia e nel paesaggio della valle.
L'area archeologica di Paspardo
A causa della sua considerevole estensione, l'area archeologica di Paspardo è suddivisa in sottoaree immerse in un suggestivo ambiente montano, in buona parte integro, ciascuna caratterizzata da stili esecutivi e da soggetti unici non riscontrabili in altre zone della Valle. La via Raetia transita in particolare davanti al Capitello dei due Pini in località Plas, splendida roccia affiancata da incisioni che permettevano probabilmente la determinazione di equinozi e solstizi.
I nostri suggerimenti su cosa non perdere sul percorso:
La centrale elettrica di Isola
Sul fondo della Val Saviore sorgono abbandonati e maestosi gli edifici di complesso idroelettrico realizzato nei primi anni del Novecento. Il complesso principale risulta architettonicamente interessante con le caratteristiche facciate rivestite di bugna e di lastre di tonalite e con le tipiche grandi porte e finestre con arco a tutto sesto.
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